venerdì 27 maggio 2016

Lui e solo Lui

Per Lui si può dire del tutto e gli si possono appiccicare tante etichette, ma non quella di uno stupido. E ci sono delle prove a proposito. Non puoi essere stupido se occupi la poltrona del capo di governo. E non sei nemmeno stato eletto nel parlamento. Perciò sei molto bravo se sei riuscito alla tua età farti questa carriera ed ottenere questa posizione del potere. E del potere si tratta. Pertanto Lui ha un'altissima capacità di coinvolgere le persone, di convincerle. Qui non per forza si deve trattare di un intelligenza standard (quella misurata con i test i I.Q.) superiore alla media, ma possiede un'intelligenza sociale molto elevata, cioè quella di rapportarsi con gli altri.

Altra sua notevole dote è di prefiggersi gli obbiettivi da raggiungere. E più o meno gli raggiunge. Anche se non ci riesce, riesce comunque a convincere gli altri (e credo anche se stesso) di averli conseguiti. Così si è guadagnato la fama di essere un bugiardo. E in parte questa affermazione trova delle chiare prove, per esempio la mancata promessa di non fare mai il premier se non sarà eletto dal popolo. Ma il numero delle frottole raccontate che gli si possono sbattere nella faccia con le prove evidenti non è molto elevato, non esce fuori dalla media di un politico comune. Il problemino è che racconta una marea delle mezze verità, puntando su un certo fatto e dimenticando di menzionare quell'altro che lo smentisce del tutto. Questo sì che lo fa quotidianamente. E la gente ci casca, da tempo.

E questo potrebbe essere il suo guaio. Fino ad oggi è andato così bene, riuscendo a convincere la gente di credere nelle cose irrazionali, sconfiggendo in modo brutale l'opposizione interna del suo stesso partito, e con pochissimi sforzi (visto che il lavoro maggiore hanno fatto da soli) di eliminare del tutto l'opposizione naturale, quella composta dagli altri partiti. Anzi, ha avuto anche la capacità di attirare una parte dell'opposizione che collabora con Lui fedelmente. Ottenendo tutti questi risultati, non da poco, inizia a sentirsi onnipotente e punta sempre più in alto. Ed ecco che questa sicurezza e onnipotenza gli suggerisce di mettere in palio tutto. Per il referendum sui cambiamenti della costituzione mette in gioco anche se stesso: se perdo, vado a casa.

Lui

Ma si muove anche su tutti i fronti; comitati per il sì, gli accademici che firmano un documento che invita a votare i cambiamenti (gioca sulla loro competenza e in cambio gli darà le consulenze d'oro), i personaggi vari che lo sostengono senza alcun indugio. Tra loro anche la ministro Boschi. Ma sta un po' esagerando? Io direi di sì. Si sta spingendo troppo oltre. Un profilo più basso gli avrebbe garantito una maggior sicurezza della vittoria. Ma a Lui non basta. Non soltanto vuole salire sul piedistallo ma vuole far capire a tutti quanto e grande; vuole essere adorato perché Lui crede che questo se lo meriti.

Ma così mette nel campo qualche incertezza in più. Ci sono tante persone che voteranno no per la convinzione. Adesso a loro si aggregheranno anche tutti quelli incerti, o addirittura favorevoli al referendum, ma che non sopportano più Lui, o non l'hanno mai sopportato. E l'odio è una bella arma, una bella motivazione di andare a votare anche se quella mattina piove e non hai voglia di uscire da casa. Un altro errore che sta commettendo e affidarsi ai cavalieri sbagliati. Qui mi riferisco in primis al ministro Boschi. Lei in pratica ripete le sue stesse parole, con un altro tipo di arroganza, quella appartenente al mondo femminile. Mettendola in prima linea, Lui si prenderà i voti non desiderati almeno da quelli che hanno perso i soldi nelle ultime faccende bancarie. Loro non sopportano il padre della Boschi, pertanto per avere una piccola vendetta usciranno a votare no, insieme con i propri familiari ed amici.

Di questi errori non si accorgi (se non legge il mio post, che è poco probabile) ma come un cane da caccia riesce a sentire da dove viene il pericolo. Un importante gruppo sono gli anziani. Sono numerosi, visto che siamo tra i paesi più vecchi d'Europa, non sono molto benestanti e per questo vanno a votare in massa perché non si possono permettere altri divertimenti. E sono di natura conservatori; non gli piacioni i cambiamenti in quanto hanno paura per il proprio futuro. Si legge tranquillamente un notevole no espresso al referendum. Ma Lui ha capito il pericolo ed ha iniziato il gioco, puntando sempre sul loro conservatorismo. Le notizie prevalenti di ultimi giorni sono che il governo sta lavorando per alzare le pensioni minime e per trovare il modo per i pensionamenti anticipati. La promessa è sufficiente, basta dare un po' di speranza e il pensiero parte in direzione: Lui ci ha promesso le pensioni maggiori e se perde al referendum a se ne va, quello che viene dopo forse non ci da niente.

Io non sono ancora troppo vecchi e voterò un NO, per entrambi i motivi: perché la nuova costituzione sarebbe meno chiara e meno democratica di questa attuale e perché Lui mi sta sul coso, sempre di più.