venerdì 10 febbraio 2012

Inverno duro

Sono passati 4 mese da quando ho fatto la mia ultima creazione, cioè un testo su questo blog e oggi mi sembrava il caso di aggiornarlo. Inoltre c'è l'inverno fuori, con la neve che cade è un bel freddo. Si lamentano quasi tutti, ma io una cosa positiva trovo sempre: ammazzerà almeno le mosche e le zanzare, ‘sto gelo, intendo. Anche le giornate sono corte e uno cosa fa in questi casi, oggi nel ventunesimo secolo? Si chiude nel stanzino e naviga in Internet, ovviamente. Un po' squallido anche; sarebbe meglio appartarsi con la fidanzata e fare un po' di movimento che fa bene al fisico, all'anima e scalda anche. In questo modo si risparmia anche sulla bolletta del gas.

Mi piacciono i blog; si trovano tante stupidaggini, che per fortuna a volte fanno anche ridere, le esperienze ed i pensieri delle altre persone che a volte ci arricchiscono, approfondiscono le nostre conoscenze. Ci permettono di vivere le vite degli altrui, come i libri una volta, in generale, perché io anche oggi leggo, a volte, quando la connessione a rete è lenta: ha, ha, ha. Mi sono imbattuto in mie riflessioni, un blog di uno che usa la massa grigia che gli riempia il cranio, si capisce subito. Non si fa vendere le cose impacchettate, ma prima toglie la confezione e guarda la sostanza del contenuto. Perché non è oro tutto quello che luccica e non è vero tutto quello che ci dicono e quello in cui ci vogliono far credere. Carino ed anche scritto in modo divertente e ironico. Dopo mi piace il formato dei blog fatti su wordpress; molto puliti graficamente ma con un buon effetto visivo.

Vado avanti, i gigabyte scorrono, sono in ricerca di qualche altro gioiello dell'intelletto umano e questo non si trova senza cercare in profondità. Ha, ecco uno che non mi dispiace a fatto. Il titolo, Italia migliore, sembra un augurio nei tempi di oggi. Il Caio ha deciso di essere propositivo, di non criticare come spesso si trova in giro, anche qui da me, ma di proporre delle idee, delle soluzioni che potrebbero portarci avanti, farci progredire dopo tanti anni di stagnazione. In effetti c'è una solo proposta concreta e mi sembra che è stata letta dal nostro premier. Traducendo dal linguaggio un po' complicato nel quale l'autore si è impicciato, ho dovuto leggere 2 volte alcuni passaggi per capire cosa voleva dire l'artista, si propone l'eliminazione dell'articolo 18. L'articolo è datato 26 agosto dell'anno scorso, cioè prima di Monti (se l'autore non ha barato) e sostanzialmente dice tutti licenziabili e tutti felici (senza monotonia, aggiungerebbe il nostro Mario). Io non è che sono molto favorevole, ma leggendo con la mente aperta, c'è una semplice analisi dei pro e dei contro, devo ammettere che la soluzione non per forza deve essere brutta.

E' passata la mezzanotte, il riscaldamento centralizzato già da un po' non scalda e io mostro i primi segni di congelamento. E' ora di andare a letto, di fare dei sogni sotto la coperta, al caldo, come un orso fa durante l'inverno.

venerdì 11 novembre 2011

Incazzati

Oggi mi sono svegliato con una grande erezione. Ce l'avevo duro come rappresentanti di un partito politico del Nord, anzi, ancora di più; scoppiava proprio. Dopo la visita al bagno si è sgonfiato. Si trattava di pura idraulica, niente di vedere con i relativi piacere. Apro la finestra e vedo il sole, un altro bel dì di questa settimana. Cosa faccio? Esco fori a fare due passi, un giro in bici: visto che faccio una vita sedentaria, farebbe bene al mio fisico. Ma non ho voglia. Mi preparo un caffè, buono, e lo porto nel mio sgabuzzino che finge da studio (2,20 x 2,40 metri, con una piccola finestra che da su ballatoio, ma non da alcuna luce diurna). Pertanto accendo la luce, mi accendo una sigaretta, premo il bottone per avviare il modem e vado a vedere il mio blog. L'ho aperto due anni, un mese e 4 giorni fa. L'ultimo post del maggio di quest'anno. Decido di scrivere qualcosa.

Oggi è 11/11/11, cioè una data con sei uni, ritenuta dai numerologi molto importante ed anche fortunata. Speriamo, perché della fortuna ne abbiamo bisogno, almeno vedendo quello che ci stanno servendo i nostri cari politici ultimi giorni. Credo sempre di meno in quello che dicono e mi accorgo che sempre più spesso cambiano l'idea da oggi a domani, che non sanno che pesci pigliare e che il loro livello di disorientamento forse supera il mio. L'altra alternativa e che sanno che fare, ma fanno finta di essere stupidi. Ma secondo me lo sono. Si prestano ai giochi superiori senza capire che sono soltanto le marionette.

Ma sembra che il mondo, cioè la gente comune inizia un po' a capire da dove soffia il vento. Ci sono indignati un po' dappertutto che hanno dimostrato davanti alle banche. In pochi, ma davanti le banche. Non contro governi, ma contro quelli che contano veramente. A scuola ci hanno insegnato che la politica e la mano prolungata dell'economia, e le banche sono la parte principale di quest'ultima. Ma ci siamo dimenticati la lezione e ci hanno fatto dimenticare. Perché sono loro, alcuni li chiamano anche poteri forti, quelli che fanno girare la nostra civiltà. Lo spread italiano sale perché qualcuno attacca le nostre obbligazioni. Non è che da oggi a domani qualcosa a cambiato. La nostra economia ed il nostro debito sono uguali, e non c'entrano niente con il fatto che in una settimana lo spread sale del 2%. Qualcuno ci sta attaccando chiedendoci, tra l'altro, di fare le privatizzazioni, e dopo di comprarci a buon prezzo, com'è già successo nel 1992. E quel qualcuno si trova all'estero. Ma purtroppo ha dei collaboratori nel nostro interno.

Molti hanno sputato sul governo in tutti i modi possibili, ma giorno dopo della sua caduta cominciano a dichiarare pubblicamente che non tutta la colpa di quello che succede è di Berlusconi. Buona mattina! Ben svegliati. E qualcuno vuole mettere Monti a governaci. Ma siamo matti? Un perfetto rappresentante di quelli poteri forti che sfruttano le nostre debolezze (sì che ci sono ed è colpa puramente nostra) per arricchirci sulla nostra pelle. Per caso ieri ho visto il blog casino della vita, il primo ed unico post era di ieri, che in modo ironico – satirico spiega la nostra situazione. Fatte un salto, forse il nostro trama raccontato in un altro modo vi sarà più chiaro, forse vi aprirà gli occhi ed i cervelli. Perché dobbiamo svegliarci, con l'erezione - questo significherà che siamo finalmente incazzati.

martedì 22 giugno 2010

Mondiali 2010

Ci sono due settimane da quando navigo poco su Internet, perciò oggi nessuna presentazione dei nuovi siti che ho trovato. E’ come mai surfo così poco o niente? E’ semplice, ci sono i mondiali di calcio a Sud Africa e la mia attenzione è molto più concentrata su questo fatto. Non sono un tifoso sfegatato, ma il calcio mi piace e gioco spesso con gli amici a calcetto a 5, ma anche a 7 (anche a 8 perché meno stancante) e quando arrivano delle gare di alto livello seguo con la passione le partite ed avvenimenti di contorno. Con cosa posso iniziare questo articolino?

Ma certo, con le impressioni lasciatemi dalla nostra amata nazionale (mi scuso per questo tono caldo ed appassionato con gli ascoltatori, e specialmente i seguaci della Radio Padania). Allora, anche tu come sembra lo è la maggioranza degli italiani, sei deluso dalle nostre prestazione, o meglio dire dai risultati, oggettivamente un po’ scadenti? Io no! Ho visto entrambe le partite, contro Paraguay e Nuova Zelanda, e devo dire che sono molto sereno ed ottimista in attesa dello scontro decisivo con la Slovacchia di dopodomani. Nei primi due incontri ho apprezzato molto la volontà dei giocatori ed il loro impegno che non si vede tutti i giorni. Anche la loro corsa; quello che mi veramente sta sulle scatole è sentire che i ragazzi sono stanchi perché gli impegni precedenti li hanno esauriti e robe di genere. Con i soldi che si prendono non credo sia giusto che possano essere stanchi.

Aspetto che passiamo il turno con un pareggio contro la Slovacchia, confidando che il Paraguay faccia fuori la Nuova Zelanda. Così copiamo il ’82 e vinciamo il campionato alla grande. Dico sul serio e penso che andrà proprio così, cioè il pareggio, dopo per il titolo è da avere un po’ di pazienza. Vincere due consecutivi sicuramente non è un’impresa facile, ma può succedere.

Ho visto anche le altre partite e la nazionale che mi ha lasciato una maggior impressione, non ho detto buona, e senz’altro l’Inghilterra. Incredibile! Uno squadrone così che sembra a momenti una squadretta dalla nostra serie C2. C’è qualcosa di marcio nel Regno Unito, ha detto William ai suoi tempi ed aveva ragione. Anche se non ha detto proprio così, doveva dirlo in questo modo e non tirare in ballo il regno di un altro paese; non è carino criticare gli altri mentre c’è qualcosa da pulire davanti alla propria porta (è vero che anche la Danimarca non brilla troppo).

Io adoro il calcio inglese, la potenza con la quale lo affrontano, la corsa a non finire, la volontà di vincere anche se si perde due a zero a cinque minuti prima della fine con lo slogan: noi non ci arrendiamo mai. Ma sembra che in Sud Africa si siano arresi. Non capisco perché e come. Non è che c’entra qualcosa il nostro Fabio? Magari è stato inviato là dalla nostra federazione per fare da quinta colonna? Vedremo alla fine perché c’è ancora tempo quasi per tutti per recuperare, esclusa la Francia. E non è che mi dispiace molto.

Aggiornamento dopo la partita


Io ci credevo in un miracolo fino all’ultimo minuto, ma cosa dico, secondo, ma l’evento soprannaturale non è successo. Siamo partiti male e sembravano tutti francesi, incluso Lippi che non dava indicazioni, aveva uno sguardo perso e le mani tra i capelli – incredibile. Non si correva, non si provava di fare niente, come se tutti fossero drogati, persi per sempre. Non credo qualcuno ci spiegherà mai cosa è davvero successo, ma il risultato è la desolazione, disperazione di noi tifosi. Addio mondiali, che se ne frega cosa fanno gli altri.

giovedì 11 marzo 2010

Anno nuovo

Ciao ragazze e ragazzi! Da un po’ di tempo che non ci si sente. Come tutti i progetti nuovi, inizialmente sono partito forte; 5 post in un mese, niente male per uno che non sempre ha voglia di scrivere. E’ dopo un buco di 4 mesi – non si tratta un blog in questo modo. Ma adesso sono tornato in se, almeno spero, e mi è venuta finalmente l’ispirazione per un nuovo intervento. L’anno scorso, come anche quelli precedenti erano tutti buoni per me, ma questo sembra un poco storto. Tutto è iniziato con il fine di quello precedente, che doveva essere una bella figata, ma non è andata proprio così.

In effetti, per il fine dell’anno ho programmato una bella ed esotica vacanza con la mia compagna, il capodanno incluso nella vacanza. Il viaggio è andato bene, con qualche piccolo disguido che a uno come me non guasta la festa. Ma per guastarla ci ha pensato lei, e per essere corretto e giusto, io ho aggiunto la mia. Io ero molto stanco e stressato in quel periodo e partendo per il viaggio ho lasciato il mio cervello a casa, come spesso dico. In altre parole mi sono proprio staccato dalla quotidianità italiana e mi sono rilassato al massimo, trascurando involontariamente qualche mio dovere. La prima scenata, di quelle stupide matrimoniali, è successa quando ci siamo fermati con il fuoristrada che ci portava in giro; eravamo seduti dietro in 3. Io sono uscito e girato con la schiena alla macchina ho cercato di chiudere la porta. "Ma caro, ci sono anche io, non ti ricordi?". "Scusa amore, mi sono distratto un po’." E’ così è andata per tutto il viaggio. Per peggiorare ulteriormente le cose si è messa in mezzo anche la diarrea; l’ha avuta lei. L’umore è precipitato nell’abisso è il suo unico scopo era rimproverarmi per questo e quello.

Tornati a casa, il rapporto si è sistemato un po’, ma anche le altri avvenimenti della vita quotidiana di quest’anno non è che vanno a gonfie vele. Incazzature per i numerosissimi e ripetitivi disaggi con il trasporto pubblico, peggiorato moltissimo dal dicembre, da quando hanno introdotto il nuovo orario invernale. In ufficio direi che le rotture sono quelle solite, ma io le sopporto un po’ con meno filosofia che di solito (dico sempre che non sono pagato per innervosirmi). Ed anche qualche altra cosuccia con gli amici, altri familiari. Cerco sempre di essere sincero con me stesso e di analizzare perché e come mi disturbano certi eventi. Spesso si tratta delle stupidaggini alle quali una persona intelligente non dovrebbe reagire. Ma non sempre la ragione ha sempre il meglio e a volte ci sentiamo male e non sappiamo trovare un buon motivo per quel stato.

Allora, la medicina in questo casi che io mi applico da solo è di trovare qualche diversivo, una novità rispetto alla altre attività che svolgo quotidianamente. Come vedete anche dai miei post precedenti, da un po’ di tempo che sto flirtando con gli online casinò. Ho giocato parecchio in modalità demo, ma non è la stessa cosa e la stessa emozione come giocare per soldi ed avere la possibilità reale di vincere qualcosa. Probabilmente il mio problema sta nel fatto che io non ci credo di poter avere i soldi senza lavoro, cioè giocando in casinò o al lotto, o comprando il biglietto della lotteria. Comunque, verso il fine del gennaio ho deciso di partire con il gioco reale, con euro non virtuali. Ho versato 25 euro è sono partito, giocando prevalentemente con le slot, ma provando anche la roulette (si scrive così?), un po’ di black-jack ed anche qualche partita di video poker. Notate i due link verso il sito dove ho trovato qualche informazione utile a proposito dei gichi d’azzardo; così posso dire comunque di aver rassegnato un sito e rispettato il tema del blog.

All’inizio son andato alla grande, solita fortuna dei principianti. Dopo due settimana i miei 25 euro sono saliti a 67. Mi sono rilassato e divertito insieme e ho guadagnato anche qualche soldino – perfetto. Ma un giorno della terza settimana, a conferma che quest’anno non è tra i migliori, ho perso tutto in 20 minuti. Dopo un succoso litigio con la mia amorosa (lo è, sempre) mi sono messo a giocare e per autolesionismo ho puntato tutto su un numero e ‘sto maledetto numero non è uscito. Niente più casinò, per favore.

mercoledì 11 novembre 2009

Che casino

Visto il titolo, parlerò, cioè scriverò delle donne che fanno il mestiere più vecchio del mondo in modo organizzato, cioè nelle case del piacere comunemente chiamate casino. Non è un brutto tema visto che un dibattito a proposito della loro eventuale riapertura si riaccende ogni tanto. Ho sentito che ultimamente ad Amsterdam nel famoso quartiere a luci rosse stanno chiudendo molti esercizi (si, loro esercitano, qualcuno con le mani o con il cervello, e loro con qualcos’altro). Anche qui si sente la crisi? Può darsi, perché il sesso è una cosa mentale, l’eccitazione viene dalla testa. E se abbiamo tutt’altre cose che ci passano per la testa, trovare il nuovo lavoro perché il vecchio con la crisi è andato a farsi benedire, come pagare il mutuo, vaccinarsi o meno contro l’influenza (non avete un sentore anche voi che c’è un grande magna, magna attorno), mica ci rimane posto per pensare alle attività sessuali. Ed ecco per questa ragione, non per la mancanza dei soldi (per questo e per andare al bar ci si trova sempre qualche spicciolo), che i casino sono in crisi.

A questo punto uno vuole agire, non subire le disgrazie sociali in modo passivo e così ci si dà da fare. Ve ne siete accorti quanto ultimamente si sono allungate le file davanti alle ricevitorie per il Lotto e là dove si vendono i gratta e vinci? Hanno addirittura introdotto le macchine che vendono i biglietti grattabili. Infili 2 euro, prendi il tuo pezzo di carte, ti sporchi e sporchi tutto attorno grattando e trovi la scritta: “Non hai vinto”. Ci riprovi, perché la fortuna è ceca (è vero, non ti vede mai). Vinci 5 euro, ma cosa fai con quelli. Ovviamente rinvesti e dopo 10 minuti ti trovi con un buco di 20 – 30 euro in tasca. Ma non devi sentirti male, hai aiutato delle persone; l’esercente della tabaccheria ma anche quelli fannulloni dello stato – sei uno grande, con un cuore immenso.

Però, oggi nell’era tecnologica ci sono anche diversi modi per provare a togliere la benda alla dea della fortuna. C’è Internet che ci offre tanti modi per fare i soldi. Se fai webmaster puoi iscriverti in un programma di affiliazione, per esempio AdSense di Google, fare un bel sito, promuoverlo per avere migliaia di visitatori al giorno ed è fatto, qualche soldino ci arriverà, di sicuro. Ma ci sono pochi in giro che se la cavano con quel mestiere e per loro ci sono altre possibilità, gia menzionato Forex, oppure un bel casinò, con accento, online. Navigando ne ho visti tanti che offrono le vincite quasi sicure (la parola “quasi” è quella che mi fa impazzire). Ecco per esempio il sito intitolato proprio casinò online, così cerca di piazzarsi bene nei motori di ricerca, offre tutto per vuoi che volete provare. Vi spiega anche che non dovete diventare dipendenti e vi dà i sintomi per capire in tempo se state diventando malati di azzardo (ma quelli che sono dipendenti dalle società?). Faccio sincero e ammetto di aver scaricato il programma per il gioco e di aver giocato 2-3 orette per divertimento, cioè senza soldi e che tutto sommato mi sono divertito, ma per metterci i propri soldi per giocare… ci penso ancora un attimino.

lunedì 12 ottobre 2009

Lotto artistico

Ti sembra strano il titolo di questa recensione, ma se lo leggi fino in fondo capirai. Il lotto non è diventato all’improvviso un arte, ma c’è un collegamento tra i siti che mi ha ispirato per il titolo. L’intestazione è molto importante ed influisce molto sul fatto che i visitatori leggono o meno un articolo e io ci provo ad attirarvi anche in questi modo non del tutto leali, perché qualcuno giustamente mi dirà che è importante il contenuto e non come si chiama lo stesso. Chiusa questa abituale parentesi, partiamo con il sito di oggi. Non mi posso definire un grande appassionato del lotto, ma ogni tanto spendo qualche euro, con pochi ritorni. Cercando non mi ricordo più che cosa, ma non c’entrava con il lotto, mi sono trovato su questo sito. Non è il primo sito dedicato a questo gioco che visito, ma mi è piaciuto in quanto lo trovo molto diverso rispetto agli altri. Normalmente quel genere dei siti cercano di vendere le previsioni ed i programmi che lo fanno, garantendo le vincite. Ma che garanzia. Non è possibile dare nessuna garanzia, né utilizzando i metodi, né le statistiche: raga, i numero non hanno memoria ed escono come gli pare. Non si può nemmeno aumentare la possibilità di vincere, nemmeno per pochi millesimi. Il sito in questione e dedicato al lotto ed al superenalotto, ma la mia sensazione che l’autore capisce benissimo le cose e che in qualche modo, tra le righe fa capire che una garanzia non esiste proprio. Anche questo sito vende un software, ma non promette niente. Il software è una specie di un linguaggio di programmazione che permette di fare qualsiasi cosa per il lotto e per il superenalotto, almeno così si dice sul sito ma non sono entrato nel merito in quanto la cosa non mi interessava. Visto che siamo in tema, vi faccio una domanda, a me l’ho già posta, a proposito dei fantastici premi che ultimamente si vincono con il superenalotto: ma che differenza fa, per una persona normale (dai, siamo tutti normali, pensavo ad una persona del ceto basso, medi, basso-alto) vincere 10 milioni di euro o 100 milioni? Perché pongo il quesito? Perché non capisco perché tutti diventano matti, arrivano anche dall’estero per giocare quando il jack-pot è di 100 milioni, mentre si gioca molto di meno se lo stesso è di 10 milioni. Ma siamo così avidi? Io personalmente non vedo nessuna differenza (ma lo so che la differenza matematica è di 10 volte) per quanto riguarda il futturo: tutti ci compreremmo una, due case, qualche macchina buona, dei belli viaggi, ma si fa tranquillamente anche con quel premio più basso. Andando sulla pagina con i collegamenti, ho aperto due tre siti ed ho trovato uno molto simpatico e carino dedicato all’arte, più precisamente alla ceramica raku (sarà una tecnica particolare giapponese per fare la ceramica, so ho capito bene). Non me ne intendo ma ci sono delle bellissime foto degli oggetti in ceramica, molti di quali sembrano delle sculture. Inoltre ci sono due tre poesie che mi sono piaciute molto. Visto che questo sito è una sottodirectory del sito precedente, e visto che i cognomi degli autori sono uguali, concludo che si tratta di un fratello ed una sorella, o comunque di due persone imparentate. Questa sarebbe la spiegazione del titolo di questa mia blogata. Per quelli che si interessano alla mia persona, posso dire che ho passato un buon week-end girando un po’ e divertendomi con gli amici, ma oggi non è che mi sento troppo bene. Ho preso un raffreddore abbastanza forte e così i fazzoletti oggi se ne vanno. Penso sia un po’ la colpa anche di quest’autunno così anomalo, con le temperature molto alte: uno si spoglia, si mette le maniche corte attirata dal sole e dopo non si rende conto che nel ombra fa anche un po’ freddo.

giovedì 8 ottobre 2009

Un viaggio in Messico

Visto che nella puntata precedente ho guadagnato una marea di soldi, circa 3.000 euro, ho deciso di investirli in un viaggio. Visto che il denaro in questione è virtuale, anche il viaggi doveva essere così. Mi sono messo davanti al mio computer, ho inserito l’indirizzo di Google e ho scritto la parola Messico. Ma come mai, mi chiederai? Qualche giorno prima ho visto un bel reportage su questo paese del centro America che mi è piaciuto e per quello mi è rimasto nella memoria flash, cioè nel mio cervello che è flash perché ogni tanto si brucia qualcosa e non mi ricordo quello che dovrei.

Dicono che Google è la migliore ricercatrice per i siti web, ma a me non sempre risulta questo. Per essere proprio sincero devo dire che forse io non sono troppo bravo a fare delle ricerche, perché se cerchi “Messico” o “viaggio in Messico” ti escono ai primi posti tutte le agenzie viaggi con i suoi programmi. Ho dato anche una occhiata a questi: par farsi un bel viaggietto (ma perché Word mi sottolinea con rosso questa parola?) come quello descritto nel sito dove alla fine sono finito ci vogliono proprio circa 3 mila euro. Sinceramente pensavo un paese un po’ meno caro. E vista l’influenza maiala mi aspettavo anche qualche offerta di quelle straordinarie, che alla fine ti costa meno andare che rimanere a casa: niente di tutto questo. Una domanda a tutti voi: ma qualcuno in questo periodo va in quel paese, pensavo a Messico, ovviamente? Ne dubito.

Due parole anche sul sito dedicato ad un viaggio in Messico che ho visitato, dedicato praticamente alla penisola di Yucatan e l’antico popolo che là risiedeva tanto tempo fa ed alla loro cultura ed i monumenti. Molto ricco, una trentina di pagine e tante foto, molto belle e suggestive. Sarebbe carino trovare anche qualche video, ma purtroppo non c’è. Mi è piaciuta specialmente la cartina del tour che indica il percorso i nostri eroi hanno percorso. Sembra un bel viaggio lungo, dicono circa 2000 chilometri. Mi piacerebbe fare un viaggio così, specialmente in buona compagnia come sembra stata quella del sito: si sono scolati un intera bottiglia di tequila in una vasca idromassaggio. Come direbbe Mara Maionchi nella sua celebra frasi di X-Factor: mi sei piaciuto.

In due giorni, due post – sono partito bene e speriamo vada con questi ritmi avanti. Sinceramente, sarà difficile tenere questi ritmi in futuro. All’inizio della saga si ha sempre più voglia, hai un nuovo progetto e l’entusiasmo è grande, ma generalmente andando avanti un po’ cala. Mi faccio un autoincoraggiamento – E VAI!

mercoledì 7 ottobre 2009

Forex

Prima delle vacanze estive di quest’anno, ho avuto qualche problema finanziario, cioè si voleva, tutta la famiglia, fare un lungo soggiorno al mare ma costava troppo. Ero già rassegnato ma comunque mi sono messo a cercare sul solito motore di ricerca, non lo menziono per non fargli troppa pubblicità, come si possono fare soldi su Internet. Ho sentito dalle varie persone che guadagnano un bel gruzzolo dei soldi ogni mese. Uno di loro ai suoi tempi mi ha detto: “Ci sono tantissimi soldi in rete, basta piegarsi e raccoglierli”. Va bene, finche uno non si piega troppo e non si rimane con il sedere scoperto; può essere pericoloso.

Torno su mio pensiero iniziale, se non le mie parentesi diventano molto lunghe. Allora, cercavo ricchezza senza lavoro, possibilmente, e navigandomi sono imbattuto in un sito intitolato forex online. Ne ho sentito parlarne anche prima di Forex e sapevo che si tratta di una specie di borsa dei soldi dove, al posto delle solite azione delle aziende e società, si comprano e vendono direttamente i soldi. Meglio così, visto che l’interesse finale è denaro e commerciare la roba varia e in effetti soltanto un tramite, una interfaccia per arrivare allo scopo finale. Comunque, esco dalle parentesi, il sito mi è piaciuto molto perché in modo molto semplice, dettagliato ed argomentato, come piace a me, spiega il concetto e le basi di Forex, riporta dettagli ed esempi numerici delle operazioni finanziarie e inoltre ha una rassegna di alcune piattaforme forex, così si chiamano le applicazioni che permettono di commerciare su Internet in tempo reale, con tante schermate riprese durante il trading. Così uno, una volta iscrittosi in una di esse, capisce praticamente dall’inizio l’interfaccia e sa cosa deve fare per eseguire certe operazioni. Un sito molto, molto utile.

Dopo un oretta passata sul sito, mi sono iscritto in una delle piattaforme che si chiama eToro e ho aperto un conto dimostrativo. Mi hanno messo a disposizione due mila dollari statunitensi virtuali, magari meli davano quelli veri, e mi sono messo a commerciare con centinaia di migliaia di euro, dollari e sterline britanniche. Veramente divertente ed adrenalinico direi, anche se i soldi non sono veri. Indovino o no la direzione che prende il rapporto tra l’euro ed il dollaro. Sì, ma che felicità – ho guadagnato 2000 dollari (virtuali, purtroppo). Ho sbagliato tutto e se ne sono andati 500 dollari (meno male che non sono reali).

Da circa tre mesi che sto forexando, un verbo di mia invenzione, spero piaccia anche a voi, e prima di tutto devo dire che mi sono divertito moltissimo, imparto tanto su una cosa che non conoscevo e così si è allargata anche la mia cultura generale. Inoltre non ho perso nemmeno un centesimo, ma per essere sinceri fino in fondo nemmeno guadagnato niente. Due giorni fa il mio conto virtuale era oltre 9.000 dollari, lo quadruplicato in 3 mesi, ma ieri volevo strafare e ho perso 2.500, in una botta sola. Non bisogna mai forzare. Occorre aspettare che capiti l’occasione giusta per essere sfruttata, come nella vita.

Visto che le dita vanno da sola su questa tastiera nera, faccio anche un’altra considerazione. Dopo aver iniziato questa esperienza, cercavo di approfondire più possibile l’argomento e così ho letto parecchi sul Forex. Ci sono coloro che sostengono che tutto è una fregatura, proprio a scapito dei piccoli investitori, cioè che quelli che operano con qualche migliaia di euro. Dall’altra parte, tutti i siti ufficiali sostengono che il mercato è talmente ampio che nessuno è in grado di indirizzarlo. Quest’ultima mi sembra proprio una cavolata: vi ricordate qualche anno fa come la nostra lira e la sterlina inglese sono state trascinate in baso dalle speculazioni di alcuni fondi hedge, quelli molto speculativi? Però da qui a dire che sono fregati piccoli investitori ne corre per il semplice fatto che qualcuno compra e qualcuno vende, ed eventualmente si può fregare la metà dei forexisti (vi è piaciuta anche questa, vero?) ma l’altra metà comunque guadagna.