venerdì 11 novembre 2011

Incazzati

Oggi mi sono svegliato con una grande erezione. Ce l'avevo duro come rappresentanti di un partito politico del Nord, anzi, ancora di più; scoppiava proprio. Dopo la visita al bagno si è sgonfiato. Si trattava di pura idraulica, niente di vedere con i relativi piacere. Apro la finestra e vedo il sole, un altro bel dì di questa settimana. Cosa faccio? Esco fori a fare due passi, un giro in bici: visto che faccio una vita sedentaria, farebbe bene al mio fisico. Ma non ho voglia. Mi preparo un caffè, buono, e lo porto nel mio sgabuzzino che finge da studio (2,20 x 2,40 metri, con una piccola finestra che da su ballatoio, ma non da alcuna luce diurna). Pertanto accendo la luce, mi accendo una sigaretta, premo il bottone per avviare il modem e vado a vedere il mio blog. L'ho aperto due anni, un mese e 4 giorni fa. L'ultimo post del maggio di quest'anno. Decido di scrivere qualcosa.

Oggi è 11/11/11, cioè una data con sei uni, ritenuta dai numerologi molto importante ed anche fortunata. Speriamo, perché della fortuna ne abbiamo bisogno, almeno vedendo quello che ci stanno servendo i nostri cari politici ultimi giorni. Credo sempre di meno in quello che dicono e mi accorgo che sempre più spesso cambiano l'idea da oggi a domani, che non sanno che pesci pigliare e che il loro livello di disorientamento forse supera il mio. L'altra alternativa e che sanno che fare, ma fanno finta di essere stupidi. Ma secondo me lo sono. Si prestano ai giochi superiori senza capire che sono soltanto le marionette.

Ma sembra che il mondo, cioè la gente comune inizia un po' a capire da dove soffia il vento. Ci sono indignati un po' dappertutto che hanno dimostrato davanti alle banche. In pochi, ma davanti le banche. Non contro governi, ma contro quelli che contano veramente. A scuola ci hanno insegnato che la politica e la mano prolungata dell'economia, e le banche sono la parte principale di quest'ultima. Ma ci siamo dimenticati la lezione e ci hanno fatto dimenticare. Perché sono loro, alcuni li chiamano anche poteri forti, quelli che fanno girare la nostra civiltà. Lo spread italiano sale perché qualcuno attacca le nostre obbligazioni. Non è che da oggi a domani qualcosa a cambiato. La nostra economia ed il nostro debito sono uguali, e non c'entrano niente con il fatto che in una settimana lo spread sale del 2%. Qualcuno ci sta attaccando chiedendoci, tra l'altro, di fare le privatizzazioni, e dopo di comprarci a buon prezzo, com'è già successo nel 1992. E quel qualcuno si trova all'estero. Ma purtroppo ha dei collaboratori nel nostro interno.

Molti hanno sputato sul governo in tutti i modi possibili, ma giorno dopo della sua caduta cominciano a dichiarare pubblicamente che non tutta la colpa di quello che succede è di Berlusconi. Buona mattina! Ben svegliati. E qualcuno vuole mettere Monti a governaci. Ma siamo matti? Un perfetto rappresentante di quelli poteri forti che sfruttano le nostre debolezze (sì che ci sono ed è colpa puramente nostra) per arricchirci sulla nostra pelle. Per caso ieri ho visto il blog casino della vita, il primo ed unico post era di ieri, che in modo ironico – satirico spiega la nostra situazione. Fatte un salto, forse il nostro trama raccontato in un altro modo vi sarà più chiaro, forse vi aprirà gli occhi ed i cervelli. Perché dobbiamo svegliarci, con l'erezione - questo significherà che siamo finalmente incazzati.