giovedì 27 novembre 2014

Le regole

Migliaia d'anni fa, quando il genere umano ha deciso di organizzarsi nello stato, sono state imposte le regole di comune convivenza da rispettare; per bene di tutti. Per chi non rispettava le stesse sono previste le pene e le punizioni, in modo di costringere la gente di rispettare i dettami di gioco. Nei tempi moderni la società è diventata molto complessa ed il numero delle leggi è notevolmente aumentato in quanto si sono aperte nuove realtà. Pertanto per far funzionare uno stato come si deve, prima di tutto deve essere rispettata la legalità. Nel caso contrario, ognuno fa quello che vuole ed entriamo in anarchia e l'anarchia significa l'incertezza, per le nostre proprietà, per la nostra vita. Ed a noi l'insicurezza non piace.

Questi giorni a Milano è scoppiato il caso delle case popolari. Quattro mila appartamenti abusivamente occupati, contro ogni legge ed il governo cittadino non ha fatto niente a proposito, per anni, lasciando che la situazione diventasse molto tesa. Molti politici e giornalisti, prevalentemente di sinistra, affiancano al problema della legalità quello sociale e si pongono la domanda: ma dove andrà la gente sfrattata? In effetti, a primo sguardo una domanda forte, un argomento per non agire importante. Ma soltanto a prima vista. Qui facciamo il gioco all'italiana, tirando fuori alcune domande, ma lasciando inespresse quelle altre che neutralizzano quelle prime. Perché non bisogna dimenticare che al posto di quelli che occupano illegalmente le abitazioni e che dovrebbero essere per strada, per strada si trovano quelli altri, che avrebbero diritto, nel rispetto delle regole e delle liste stillate per meriti.

Perciò, liberando gli appartamenti occupati, dal punto di vista sociale non cambia niente: la stessa quantità delle persone non avrà l'alloggio. Ma la legalità guadagnerebbe tutto, perché insegnerebbe quelli che non vogliono rispettare le norme e che pensano che la forza sia sufficiente per risolver il conflitto, che quel comportamento non paga. Così questi fatti non si ripeterebbero in continuazione. Perché noi siamo così; le leggi ci vanno benissimo se ci servono, ma non abbiamo alcun problema di infrangerle quando ci conviene. Tanto, l'esperienza quotidiana ci insegna che è molto facile passarsela liscia.

Nel mio condominio, piuttosto ampio, c'è tanta gente che non paga le spese. Alcuni, pochi, perché hanno delle difficolta economiche, gli altri perché da tempo hanno compreso che non gli può succedere niente, perché la legge non funziona. Uno di questi non ha pagato le spese per più di 5 anni. Si è arrivati ad un debito di oltre dieci mila euro; c'erano anche delle spese straordinarie piuttosto corpose, in quanto sono stati sistemati i box che perdevano l'acqua. Alla fine l'amministratore è riuscito ad avere il mandato per il pignoramento. Al tizio hanno pignorato una BMW serie 5: poverino, non aveva i soldi.

Ma perché siamo arrivati a questo? Per colpa dei nostri politici, nazionali e locali. Loro non vogliono andare contro nessuno, perché tutti sono gli elettori e loro non vogliono perdere i voti. Perché quelli sfrattati sono sicuramente voti persi, e quelli che avrebbero finalmente un posto dove vivere, in quanto hanno diritto ad avere uno assegnato, non necessariamente son voti guadagnati. Il calcolo è semplice, pertanto non si fa niente. Perché la legalità, la vita civile della gente, un semplice star bene dei tutti non gli interessa, gli interessa soltanto la loro posizione. E sono pronti a farci pagare qualsiasi prezzo per essere rieletti. E noi continuiamo ad eleggerli.

La mancanza dello stato legale è anche una delle ragioni principali perché gli investitori stranieri ci snobbano. Investi in una fabbrica, avvii la produzione e vendi i tuoi semiprodotti ad un'impresa italiana che smette di pagarti. Gli fai la causa e devi aspettare per anni. Alla fine il giudice dice che quelli non possono pagare perché in quel caso dovrebbero chiudere e si perderebbero 200 posti di lavoro. Così chiudi tu e si perdono altrettanti posti, ma sono in mezzo anche i tuoi soldi. E tutto perché tu non conosci bene i politici che fanno girare le cose e ti fidi delle leggi che ognuno interpreta come gli conviene. Ma VFC!