venerdì 10 febbraio 2012

Inverno duro

Sono passati 4 mese da quando ho fatto la mia ultima creazione, cioè un testo su questo blog e oggi mi sembrava il caso di aggiornarlo. Inoltre c'è l'inverno fuori, con la neve che cade è un bel freddo. Si lamentano quasi tutti, ma io una cosa positiva trovo sempre: ammazzerà almeno le mosche e le zanzare, ‘sto gelo, intendo. Anche le giornate sono corte e uno cosa fa in questi casi, oggi nel ventunesimo secolo? Si chiude nel stanzino e naviga in Internet, ovviamente. Un po' squallido anche; sarebbe meglio appartarsi con la fidanzata e fare un po' di movimento che fa bene al fisico, all'anima e scalda anche. In questo modo si risparmia anche sulla bolletta del gas.

Mi piacciono i blog; si trovano tante stupidaggini, che per fortuna a volte fanno anche ridere, le esperienze ed i pensieri delle altre persone che a volte ci arricchiscono, approfondiscono le nostre conoscenze. Ci permettono di vivere le vite degli altrui, come i libri una volta, in generale, perché io anche oggi leggo, a volte, quando la connessione a rete è lenta: ha, ha, ha. Mi sono imbattuto in mie riflessioni, un blog di uno che usa la massa grigia che gli riempia il cranio, si capisce subito. Non si fa vendere le cose impacchettate, ma prima toglie la confezione e guarda la sostanza del contenuto. Perché non è oro tutto quello che luccica e non è vero tutto quello che ci dicono e quello in cui ci vogliono far credere. Carino ed anche scritto in modo divertente e ironico. Dopo mi piace il formato dei blog fatti su wordpress; molto puliti graficamente ma con un buon effetto visivo.

Vado avanti, i gigabyte scorrono, sono in ricerca di qualche altro gioiello dell'intelletto umano e questo non si trova senza cercare in profondità. Ha, ecco uno che non mi dispiace a fatto. Il titolo, Italia migliore, sembra un augurio nei tempi di oggi. Il Caio ha deciso di essere propositivo, di non criticare come spesso si trova in giro, anche qui da me, ma di proporre delle idee, delle soluzioni che potrebbero portarci avanti, farci progredire dopo tanti anni di stagnazione. In effetti c'è una solo proposta concreta e mi sembra che è stata letta dal nostro premier. Traducendo dal linguaggio un po' complicato nel quale l'autore si è impicciato, ho dovuto leggere 2 volte alcuni passaggi per capire cosa voleva dire l'artista, si propone l'eliminazione dell'articolo 18. L'articolo è datato 26 agosto dell'anno scorso, cioè prima di Monti (se l'autore non ha barato) e sostanzialmente dice tutti licenziabili e tutti felici (senza monotonia, aggiungerebbe il nostro Mario). Io non è che sono molto favorevole, ma leggendo con la mente aperta, c'è una semplice analisi dei pro e dei contro, devo ammettere che la soluzione non per forza deve essere brutta.

E' passata la mezzanotte, il riscaldamento centralizzato già da un po' non scalda e io mostro i primi segni di congelamento. E' ora di andare a letto, di fare dei sogni sotto la coperta, al caldo, come un orso fa durante l'inverno.